NEO: “come la blockchain aiuterà nel post-pandemia Coronavirus”

La blockchain in un mondo post pandemia, questo il tema di “Blockchain in a post-pandemic World”, lo speech di oggi tenuto dal founder di NEO Da Hongfei durante l’evento BlockDown che si sta tenendo online causa Coronavirus, in realtà aumentata, oggi e domani.

Tra i numerosi speaker a parlare oggi troviamo appunto il founder della blockchain di NEO, che ha parlato di come questa tecnologia potrà aiutare nella ripresa post Coronavirus.

In diretta dal suo ufficio in Cina, Da spiega che il team è attualmente in salute e tutti lavorano da sempre in remoto, anche da Sidney e Zurigo, quindi si tratta di un team decentralizzato.

Sicuramente la pandemia porterà molti problemi sociali, ma ovviamente Da si concentra sul tema economico e finanziario parlando dell’inflazione, che porterà nell’economia degli U.S. trilioni di dollari creati dal nulla e quindi se da una parte sono degli aiuti alla popolazione, dall’altra si crea il problema della svalutazione del denaro.

In questo scenario, le crypto come BTC o NEO che sono matematicamente garantite e che hanno dei limiti di supply possono essere sicuramente considerate come investimento per non essere troppo impattati dall’inflazione.

La deglobalizzazione è un altro punto in cui Da si concentra come seconda causa della pandemia. 

“La tendenza alla deglobalizzazione sta intensificando le guerre commerciali e gli scontri ideologici stanno destabilizzando l’ordine esistente, creando un mondo polarizzato”.

Anche in questo caso, Da spiega che la blockchain è una soluzione perché ideologicamente neutrale in quanto tecnologia e agnostica per quanto riguarda la giurisdizione ed inoltre alimenta un mercato globale.

Quindi, se tutto si potesse spostare sulla blockchain avremmo un mercato globale dove tutti potrebbero commerciare senza avere problemi di giurisdizione e senza doversi fidare di nessuno. Purtroppo Da spiega anche, realisticamente parlando, che la blockchain non è pronta per gestire tutto ciò e deve migliorare in termini di adozione, interoperabilità e tokenizzazione come per esempio gli NTF che tokenizzano arte, collectables ecc…

Inoltre, per tokenizzazione Da intende anche la nascita di security, che lui ritiene aumenteranno molto nei prossimi 2-3 anni.

A proposito di tokenizzazione, il founder di NEO menziona anche la nascita della valuta digitale cinese che ieri è stata mostrata per la prima volta con delle immagini.

Per interoperabilità, il founder di NEO intende il fatto che ci sia un “free flow of assets” che possano creare un network di blockchain, con interazioni senza attrito tra di esse e quindi un “fluid path” per lavorare facilmente.

Qual è il futuro di NEO?

Durante il suo speech, Da parla anche del futuro di NEO per il 2020.

Quest’anno, infatti, NEO lancerà tre nuovi progetti: 

  • built-in oracles per integrare facilmente i dati che non si trovano su blockchain; 
  • Neo FS per condividere file su blockchain; 
  • NeoID, un tool per proteggere la propria privacy.

Per quanto riguarda l’interoperabilità, invece, si sta lavorando con team di altre blockchain per ricreare BTC, ETH e ONT su altri protocolli.

Hongfei menziona anche le partnership chiuse con il DEX Switcheo per avere un exchange decentralizzato su NEO; con Liquefy che userà NeoID per il loro KYC; e con NeoLine, un progetto per un wallet che supporta anche NFT.

 

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Questo articolo è proveniente dalla Redazione di The Cryptonomist Magazine Digitale diretto da Amelia Tommasicchio: una delle testate specializzate tra le più seguite nel mondo delle Cryptovalute e della DeFi

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