Rocket Energy è un’azienda che permette di pagare le bollette di luce e gas in token.
La mancanza di intermediari e la sicurezza nelle transazioni, caratteristiche della blockchain, ben si adattano ad un mercato frastagliato e molto dipendente dai grandi player come quello appunto energetico.
Nel sistema attuale, infatti, i diversi attori (produttori, trasportatori, distributori, fornitori dell’ultimo miglio) effettuano le transazioni in modo sequenziale. Il consumatore è l’ultimo anello della catena senza alcuna possibilità di far sentire la propria voce, se non verso i fornitori dell’ultimo miglio.
La tecnologia blockchain consentirebbe, invece, di mettere direttamente in contatto il produttore con il consumatore e di gestire in un modo totalmente nuovo il flusso di distribuzione dell’energia: l’implementazione all’interno della blockchain di smart contract permette di iniziare o interrompere l’erogazione di energia in base alle regole definite nel contratto digitale.
Sono già diversi i progetti che prevedono l’implementazione della detta tecnologia al mercato energetico in tutto il mondo. In Italia il progetto Efforce, che ha attirato anche l’attenzione di uno dei fondatori della Apple, Steve Wozniak, si occupa di efficienza energetica in blockchain, rendendo le transazioni e le procedure per ottenere efficienza in maniera sicura, trasparente ed economica.
La startup Slock.it invece, con il gigante energetico tedesco RWE, sta realizzando un progetto per l’integrazione degli smart contract, basandosi sulla blockchain Ethereum, nel caricamento di vetture elettriche autonome.
Sempre in Germania Eniway permette agli utenti di comprare energia dai piccoli fornitori della stessa, grazie a piccoli impianti di energia alternativa che possiedono.
HivePower, infine, sta sviluppando una soluzione per la creazione e la gestione di comunità energetiche locali basate sempre sulla piattaforma in blockchain di Ethereum. Ma quello che ancora non era stato possibile era quello di potere mettere a disposizione delle utenze elettriche completamente in tecnologia blockchain.
Ed è quello che ha realizzato una azienda tutta italiana, la Rocket Energy, che da marzo di quest’anno permette ai propri clienti di stipulare un contratto luce (in estate sarà la volta della fornitura di gas), che partirà a giugno 2020, completamente in tecnologia blockchain, con la possibilità di pagare la bolletta con il token della società, TCJ, quotato sui principali exchange di criptovalute.
Il momento è sicuramente propizio, in vista della futura liberalizzazione completa del mercato domestico, prevista nel gennaio del 2022.
Ha detto Luigi Maisto co-founder e Presidente della società:
“Il mercato della liberalizzazione dell’energia è un mercato enorme. Noi proponiamo una soluzione innovativa per tutti gli utenti che vogliono cambiare operatore energetico. Infatti, i nostri clienti non solo potranno godere di prezzi sicuramente competitivi rispetto alla concorrenza, ma avere anche tutti i vantaggi in termini di efficienza, di privacy e di disintermediazione che la tecnologia blockchain offre.”
La società si può avvalere anche di una sua associata Coinshare, che è già presente da un anno sul mercato italiano con una piattaforma di sharing economy in blockchain con oltre 400.000 utenti.
Grazie a questa nuova offerta i clienti potranno avere una maggiore trasparenza e sicurezza in un momento in cui si dovrà operare la scelta del nuovo fornitore di elettricità. La startup innovativa punta a conquistare 100 mila clienti nell’arco dei primi tre anni e a raggiungere i 100 milioni di euro di fatturato.
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