Riot Blockchain Inc è una società quotata in borsa con il simbolo RIOT.
La società, che in precedenza si chiamava Bioptix, è focalizzata sull’ecosistema blockchain grazie alle sue operazioni di mining di criptovaluta, joint venture, investimenti mirati nel settore ed altre attività sviluppate internamente.
L’interesse si concentra soprattutto su Bitcoin e sulla tecnologia blockchain in generale, e riguarda molteplici attività.
Ad esempio la società possiede circa 8.000 ASIC per il mining di bitcoin all’interno della sua struttura in Oklahoma, mentre tramite una sua controllata sta cercando di sviluppare Tesspay, ovvero un servizio all’ingrosso di deposito a garanzia per i vettori delle telecomunicazioni, basato su blockchain.
Inoltre detiene anche una partecipazione del 13% nell’exchange crypto canadese Coinsquare, ed in altre società.
Pertanto opera sia direttamente, ad esempio con la propria attività fisica di mining, sia attraverso terzi, grazie ad un portfolio di investimenti che, oltre a Coinsquare, comprende anche Verady, azienda che fornisce servizi di contabilità e audit di criptovalute attraverso la piattaforma VeraNet, e TESS per Tesspay.
Da Bioptix a Riot Blockchain
La società è quotata al Nasdaq fin dal 2003, quando ancora si chiamava Bioptix. In effetti l’andamento del titolo in borsa risulta essere nettamente suddiviso in due momenti.
Quando si chiamava Bioptix il prezzo delle sue azioni risultava essere piuttosto volatile.
Esordì sui mercati a marzo 2003 con un prezzo di 888$ per azione, ma già ad ottobre del 2004 il prezzo era precipitato a 124$.
Tuttavia tre anni dopo, ad ottobre del 2007, era schizzato a 3.400$, per poi però precipitare nuovamente prima a 359$ a gennaio del 2009, poi addirittura a 10$ a ad agosto 2012.
A questo punto è iniziata una nuova fase per il prezzo delle sue azioni, sebbene questo non sia mai più tornato sopra i 50$.
Negli ultimi otto anni il prezzo ha continuato a scendere, con minore volatilità rispetto a prima, toccando prima un minimo sotto i 2$ a febbraio 2016, poi salendo fino a 36 dollari ad inizio 2018, ovvero durante l’ultima grande bolla speculativi sui mercati crypto, per poi precipitare nuovamente verso un nuovo picco minimo di 1,45$ a dicembre 2018.
Da allora il prezzo sembrava essersi ripreso, ma il crollo dei mercati finanziari di metà marzo 2020 lo ha portato fino a 0,51$. Dopo questo clamoroso crollo è risalito fino a stabilizzarsi negli ultimi tempi attorno a poco più di 2$.
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